PREMIER E GOVERNO IN CALO
RITORNANO SUI LIVELLI DI UN ANNO FA.
MARONI PERDE IL PRIMATO DI MINISTRO
PIU` AMATO DAGLI ITALIANI.
IN LIEVE CALO LA FIDUCIA DI PREMIER (53%, -3%) E GOVERNO (44%, -2). RIBALTONE TRA I MINISTRI: ALFANO E SACCONI SONO ORA IN TESTA E MARONI RETROCEDE DAL PRIMO AL TERZO POSTO. LA NEO MINISTRA BRAMBILLA PARTE DAL 18° POSTO. LA FIDUCIA NEI PARTITI VEDE IL PDL STABILE AL 50%, ITALIA DEI VALORI GUADAGNA 4 PUNTI E RITORNA SOPRA IL 40%(41); IL PD DI FRANCESCHINI CONTINUA A CRESCERE (+2, 33%)E TALLONA L`UDC (34,+1%); LEGA STABILE (29%).
ultimo aggiornamento: 13 maggio ore 10.39
(Il Premier Silvio Berlusconi)
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Roma, 13 maggio 2009. Il primo compleanno del Governo evidenzia un calo di fiducia nel premier e nell’esecutivo nel suo complesso. Il sondaggio è stato effettuato dall’Istituto IPR Marketing, diretto da Antonio Noto, per conto di Repubblica.it (intervistando, con il proprio sistema esclusivo Tempo Reale, tra l`11 ed il 12 maggio, un campione di 1.000 italiani - rappresentativo per età, sesso ed area di residenza della popolazione maggiorenne residente).
Negli ultimi 30 giorni Berlusconi perde 3 punti percentuali e torna al 53%, risultato registrato al debutto del suo nuovo esecutivo, esattamente 12 mesi fa. La squadra di governo, al 44% (-2%) interrompe il progresso registrato lo scorso mese. Il tema dell`immigrazione, e la strada di duro contrasto a nuovi arrivi e sbarchi nel nostro Paese, pare aver colpito in maniera negativa. Nella classifica dei Ministri, infatti, troviamo una grande sorpresa che riguarda proprio il principale interprete della linea intransigente del Governo: dopo molti mesi il titolare degli Interni Roberto Maroni perde il primato dei consensi, cala di 3 punti percentuali e favorisce così l’ascesa ai vertici di Alfano e Sacconi che, a pari merito, guidano oggi la graduatoria. E’ da notare che tra i personaggi in calo figurano, oltre al capo del Viminale, anche altri ministri coinvolti nella polemica sugli sbarchi. Quindi il decremento complessivo di fiducia sembra essere più correlato a giudizi politici che non alle notizie sul gossip che hanno coinvolto il premier nelle ultime settimane. Da un’analisi più approfondita del calo di fiducia emerge che questo decremento non sembra riguardare tanto il segmento di elettorato propriamente di centrodestra, quanto il bacino degli “eterodossi”: quella parte di italiani che, pur non avendo votato Berlusconi alle passate elezioni, nei mesi successivi aveva maturato una considerazione meno negativa - se non di aperto sostegno - dell’operato del governo.
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I MINISTRI. Per quanto riguarda i Ministri, Angelino Alfano, titolare del dicastero della Giustizia, a conferma di una crescita praticamente costante al punto da fargli sfondare quota 60%, progredisce di un punto e raggiunge la vetta con il 63%. Al suo fianco, con una analoga lieve crescita (+1) il Ministro Sacconi, (Welfare), il cui impegno sul difficile tema delle pensioni e del dialogo con i sindacati e le parti sociali viene evidentemente valutato positivamente. Alle loro spalle, spicca il ritorno del Ministro dell`Economia Giulio Tremonti; quarto in classifica, nell`ultimo mese aumenta di 3 punti e torna, con il 58% ad avvicinare la vetta. Maroni lascia la testa della classifica dopo molti mesi di primato in solitario. Il neo nominato Ministro per il Turismo, Michela Brambilla, esordisce con il 36%, mentre si fa notare il progresso del titolare delle Pari Opportunità, Mara Carfagna che, con un incremento del 2%, arriva al 49%, suo miglior risultato assoluto.
I PARTITI. In questa speciale classifica sulla fiducia ai partiti che sono oggi presenti in Parlamento (da non confondere con le intenzioni di voto), è da notare la stabilità delle forze di governo ed al contempo una rinnovata crescita delle forze di opposizione. L`Italia dei Valori (41%) riguadagna i quattro punti persi nella rilevazione dello scorso mese. L`UDC mantiene e consolida la sua tendenza di crescita, e con un ulteriore lieve (+1) progresso raggiunge al 34% il suo miglior risultato assoluto; lo tallona ormai da vicino il Partito Democratico, che con una crescita del 2% sale al 33%.Stabile invece il Pdl, che continua a guidare la classifica con il 50%, e la Lega, che mantiene il 29%.
Significativi cambiamenti si verificano nel quadro delle altre forze di opposizione.
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