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ultimo aggiornamento: 20 ottobre 17.08
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DIGITALE TERRESTRE: UN ITALIANO SU TRE
É (QUASI) PRONTO. |
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di Antonio Noto (dir. IPR Marketing) |
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Gli italiani ancora non si sono perfettamente adeguati al nuovo sistema del digitale terrestre. Poco più di uno su tre, infatti, ha acquistato il decoder esterno o un nuovo apparecchio televisivo per ricevere il segnale. Certo, il ritardo si accumula prevalentemente nelle zone in cui lo switch off ancora non è avvenuto. E tuttavia lo scarto non è così largo come ci si aspetterebbe: anche nelle aree già interessate dal passaggio la percentuale di chi ha già fatto l`acquisto è inferiore al 50%.
Chi si è attivato verso la nuova tecnologia lo ha fatto soprattutto nell`ultimo anno, e ha optato per un passaggio morbido: la maggioranza ha infatti privilegiato la tecnologia zapper, quella cioè che amplia il parco canali disponibili senza includere tra questi i canali a pagamento.
Non ci sono stati particolari problemi nell`utilizzo dei nuovi strumenti: chi ha installato l`apparecchio dichiara di averlo fatto con notevole facilità, senza ricorrere all`ausilio di un tecnico. Certamente ha aiutato il fatto di non dovere acquistare una nuova antenna o un nuovo televisore, come ha dichiarato la maggioranza degli intervistati.
Le abitudini di consumo, tuttavia, non sembrano avere subito grossi stravolgimenti: solo la metà di coloro che dispongono del digitale terrestre dichiara di utilizzarlo abitualmente o con una certa frequenza, e ciò avviene soprattutto nelle aree già protagoniste dello switch off. Del resto, rispetto alle aspettative maturate nel passato il giudizio sul nuovo sistema è moderatamente positivo, senza cioè particolare enfasi: se più di un cittadino su tre si reputa soddisfatto, oltre la metà dei fruitori dichiara di sentirsi indifferente o, in una percentuale minore, deluso. Evidentemente la qualità della visione - quasi unanimemente giudicata superiore rispetto a quella del vecchio sistema – non ha rappresentato un incentivo decisivo alla modifica delle proprie abitudini e alla formulazione della propria opinione in merito.
Certo, la scelta di puntare prevalentemente sull`ampliamento dell`offerta in chiaro, senza includere dunque la maggiore varietà di opzioni rappresentata dai canali a pagamento, può avere limitato la percezione dei vantaggi connessi all`utilizzo della nuova tecnologia. La quale, tuttavia, ha comportato qualche problema di ricezione: più della metà degli intervistati – prevalentemente nelle zone non interessate dallo switch off - ha dichiarato infatti di avere sperimentato delle difficoltà nel sintonizzarsi su determinati canali. A tale proposito, le maggiori difficoltà sono sorte con il segnale delle reti Rai, molto meno con quelle di Mediaset.
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Nota Metodologica.Indagine realizzata da IPR Marketing su un panel di 1000 individui rappresentativo della popolazione italiana in età di voto per genere, età, area geografica ed ampiezza centro di residenza. Le interviste sono state realizzate il 15 ottobre tramite il sistema Tempo Reale).
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