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ultimo aggiornamento: 5 novembre 2009 ore 11.21
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INFLUENZA A: ITALIANI PREOCCUPATI MA IL VACCINO NON CONVINCE. |
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IL VACCINO NON CONVINCE: IL 56% È CONTRARIO: UN ITALIANO SU TRE (33%) PREVEDE MOLTE VITTIME; IL 54% HA PAURA DI POTER ESSERE CONTAGIATO; IL 60% TEME COMPLICAZIONI. DUE CITTADINI SU TRE (62%) NON SI RITENGONO ABBASTANZA INFORMATI.
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Roma, 4 novembre 2009 – L`influenza “A” spaventa gli italiani ma aumentano le resistenze a vaccinarsi. L`ondata crescente di contagi e di decessi dovuti alla malattia fa salire la preoccupazione sulla pericolosità e sulle possibilità di contagio, mentre il vaccino non viene ritenuto sicuro dalla maggioranza assoluta degli italiani (il 56% è contrario).
Il sondaggio che IPR Marketing, diretto da Antonio Noto, ha effettuato, evidenzia infatti come un`ampia maggioranza della popolazione (57%) avverta molta preoccupazione, e sebbene prevalga l`idea di una influenza che passerà senza particolari danni per le persone colpite (38%), un terzo degli intervistati (33%) manifesta, invece, tutta la propria paura di un numero rilevante di vittime.
LA FIDUCIA NEL VACCINO ED IL LIVELLO DI INFORMAZIONE SULLE PRECAUZIONI.
Nei confronti del vaccino è prevalente lo scetticismo sulla sua validità: il 56% degli italiani è contrario a vaccinarsi (ed è interessante notare l`andamento speculare tra Nord (67% di contrari) e Sud (52% di favorevoli); per di più, per la maggioranza assoluta degli italiani (51%) prevale la sensazione di un vaccino poco sperimentato e quindi non sicuro. Al contempo si registra un timore per una informazione non soddisfacente: quasi due italiani su tre (62%) si ritengono poco informati sui corretti comportamenti da tenere.
I TIMORI E LE MISURE IN CASO DI CONTAGIO.
La sensazione prevalente pare quella di timore e confusione; se infatti il 54% teme di poter essere colpito (e tra i giovani questa percentuale sale fino al 63%), ancora maggiore è la paura per quanto riguarda il possibile contagio dei propri familiari (67%).
Tuttavia, in caso di comparsa di sintomi, se pure prevale nettamente (60%) la quota di chi ritiene di parlarne con il proprio medico di base, colpisce che un italiano su 4, se infettato, ricorrerebbe invece immediatamente al più vicino ospedale, segno di un timore che aumenta nonostante le ricorrenti rassicurazioni.
Del resto, il timore di complicazioni seguenti un eventuale contagio è una paura condivisa dal 60% degli italiani, e al Sud questa quota sale quasi fino al 79%, evidentemente in seguito all`ondata di decessi che ha colpito in questi giorni la Campania.
Inoltre, si evidenziano i primi cambiamenti nello stile di vita delle persone: più di un italiano su tre dichiara oggi di evitare ristoranti, cinema e in generale luoghi chiusi ed affollati, ed una percentuale di poco inferiore (il 33%) evita di usare i mezzi pubblici per recarsi al lavoro.
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Nota Metodologica.Indagine realizzata da IPR Marketing su un panel di 1000 individui rappresentativo della popolazione italiana in età di voto per genere, età, area geografica ed ampiezza centro di residenza. Le interviste sono state realizzate tra il 3 novembre 2009 tramite il sistema Tempo Reale).
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