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Roma, 9 dicembre 2008 –Le elezioni europee confermano la forza del Pdl, che si consolida come primo partito sia a livello nazionale (dove raggiunge il 39%), sia in tutte le cinque circoscrizioni elettorali (nella circoscrizione Sud sale fino al 44%).
Il sondaggio che l’Istituto IPR Marketing, diretto da Antonio Noto, ha effettuato per conto di Repubblica.it (intervistando tra il 20 novembre e il 4 dicembre con il sistema CATI, un campione totale di 5.000 soggetti - rappresentativo per età, sesso ed area di residenza della popolazione maggiorenne residente in Italia) per verificare le intenzioni di voto alle prossime elezioni europee, evidenzia spostamenti notevoli di consenso per tutti i partiti in lizza, sia rispetto alle recenti Politiche, che rispetto alle scorse elezioni Europee.
Le polemiche interne e i diversi fronti di difficoltà sul piano locale fanno evidentemente soffrire il PD che a livello nazionale scende sotto il
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30% (28%, -3,1%) con cali anche marcati nelle circoscrizioni rispetto alle scorse Europee del 2004, e la sola rilevante eccezione della Circoscrizione Insulare, dove il PD arriva al 30,6% (rispetto al 27,1 del 2004).
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Il momento di difficoltà del partito guidato da Veltroni viene comunque in qualche modo bilanciato dal risultato raggiunto dall`Italia dei Valori: rispetto alle precedenti europee il partito guidato da Antonio Di Pietro vede crescere di quasi quattro volte il proprio consenso, salendo fino a sfiorare l`8%, con una crescita del 5,7% rispetto al 2004. L`aumento di IDV è trasversale, anche se è abbastanza concentrato nel Nord Est, Centro e Sud, ma anche nelle altre aree del Paese triplica i voti del 2004.
Sul versante della maggioranza invece, è da notare il risultato della Lega Nord, che pur in lieve decremento rispetto alle scorse Politiche, è in grande crescita rispetto al 2004 (+2,5%); considerato che l`elettorato della Lega non è "europeista" e quindi, almeno in fase di sondaggio, si astiene nel votare per le elezioni europee, si tratta di un dato molto interessante.
Il PDL, invece, pur aumentando in tutte e 5 le circoscrizioni, l’incremento appare più contenuto nel Nord Est e nel Centro, mentre allunga decisamente il passo nel Nord Ovest, nel Sud e nelle isole.
I partiti della sinistra radicale fanno ancora fatica a riprendersi, anche se al momento, nonostante ulteriori flessioni, Rifondazione e Verdi potranno avere rappresentanti a Strasburgo.
Per quanto riguarda infine l`UDC, il risultato nazionale che evidenzia un decremento significativo (4%, -1,9%), viene confermato nelle singole circoscrizioni, tra le quali spicca il pesantissimo arretramento nella circoscrizione insulare, dove i centristi nel 2004 avevano ottenuto l`11,8%, e ora possono contare sul 2,5%.
Il sondaggio prevede anche una ipotesi di ripartizione dei seggi, anche se occorre tenere conto della diminuzione dei seggi totali spettanti all`Italia in seguito all`ingresso dei nuovi paesi aderenti. I seggi da assegnare ai parlamentari italiani saranno infatti 73 e non più 78, e quindi in attesa delle definitive decisioni del governo sulla ripartizione a livello nazionale, la stima è stata effettuata considerando una diminuzione di un seggio per ogni circoscrizione elettorale, rispetto al 2004.
Con questo scenario, al PD andrebbero 20 seggi su 73 ed alla PDL 28, alla Lega 6, all`Udc 3. Rifondazione, Verdi e Fiamma, anche se perdono consensi, potrebbero comunque avere dei rappresentati a Strasburgo. Per adesso i Comunisti Italiani e l`Udeur sarebbero fuori, mentre i radicali, se corrono da soli, potrebbero guadagnare un parlamentare. |