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ultimo aggiornamento: 30 luglio 2009 ore 14.37
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SONDAGGIO IPR MARKETING PER REPUBBLICA.IT SULLA MISSIONE DELLE TRUPPE ITALIANE IN AFGHANISTAN. |
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MISSIONE IN AFGHANISTAN:
IL 56% DEGLI ITALIANI FAVOREVOLI AL RITIRO. |
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IL 56% DEGLI ITALIANI È FAVOREVOLE AL RITIRO DELLE TRUPPE. TRA QUESTI, IL 62% DEGLI ELETTORI DEL CENTROSINISTRA ED IL 35% DEL CENTRODESTRA. IL 34% VORREBBE UN DISIMPEGNO GRADUALE, MENTRE IL 22% VORREBBE È PER IL RITIRO IMMEDIATO.
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(Roma, 30 luglio 2009) La maggioranza degli italiani è favorevole al ritiro delle truppe italiane in Afghanistan: il 56% della popolazione adulta residente in Italia si dichiara favorevole al ritiro delle truppe italiane in Afghanistan e quindi alla fine della missione del nostro contingente.
Ad ogni modo, prevale la scelta di un disimpegno progressivo e programmato, rispetto ad un ritiro immediato; infatti, il 34% preferisce un ritiro graduale, mentre solo il 22% degli italiani pensare che sia meglio un immediato ritorno in patria dei nostri soldati.
E` tuttavia interessante notare che la percentuale a favore del ritiro si è mantenuta costante negli ultimi due anni: confrontando infatti i dati con il sondaggio svolto sugli stessi temi nel febbraio del 2007 (in pieno Governo Prodi), si nota che la percentuale di favorevoli al ritiro è quasi analoga (54% nel 2007, 56% oggi). Pertanto l’opinione prevalente che privilegia il ritiro sembra essere sganciata dagli ultimi tragici avvenimenti come l’uccisione di un nostro soldato sul campo afghano.
Gli italiani schierati per il ritiro, ad ogni modo, ritengono che la missione in Afghanistan non ha portato risultati, mentre, indipendentemente dal ritiro, aumenta al 69% la quota della popolazione che è contraria all`invio di nuove truppe ed al rafforzamento di mezzi sul campo afghano.
Sempre facendo un paragone con i risultati del sondaggio di due anni fa, si nota che, pur rimanendo ancora elevato il timore di attacchi terroristici, la percentuale degli italiani che hanno paura di un’azione sanguinosa dei talebani nel nostro Paese è diminuita dal 63% del 2007 al 54% di oggi; i più ”impauriti” sono gli elettori della maggioranza, per i quali il timore di un attentato in Italia viene valutato molto alto dal 69%, contro il 43% dei sostenitori dei partiti di centro sinistra.
Ultima nota: Osama Bin Laden viene ritenuto ancora vivo dal 51% degli italiani, mentre il 25% crede nella sua morte ed il rimanente 24% non sa se oggi il capo di Al Queda sia vivo o morto.
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Nota Metodologica.Indagine realizzata da IPR Marketing su un panel di 1000 individui rappresentativo della popolazione italiana in età di voto per genere, età, area geografica ed ampiezza centro di residenza. Le interviste sono state realizzate il 29 luglio tramite il sistema Tempo Reale MAPI).
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