In occasione della seconda puntata della nuova stagione di Piazzapulita, IPR Marketing ha realizzato un check up del Movimento 5 Stelle e ha indagato la percezione del tasso di democrazia interna dei partiti politici italiani.
Il Movimento 5 Stelle.
Alle amministrative del 2012, in Italia il peso del Movimento 5 Stelle nelle urne è stimabile al 7,8%. Subito dopo il primo turno delle amministrative, in relazione alla forte visibilità avuta sui media, il valore elettorale del movimento guidato da Beppe Grillo raddoppia e passa in pochissimo al 14%, per poi aumentare nelle successive rilevazioni fino a raggiungere il 20% registrato a giugno. A luglio comincia la china discendente che porta il consenso dei grilli prima al 18%, fino ad arrivare all’odierno 15%.
Si tratta dunque di un fenomeno scoppiato non tanto alle amministrative, dove comunque i risultati sono stati significativi, ma più che altro subito dopo la chiusura delle urne del primo turno. Oggi comunque, se si andasse a votare il Movimento 5 Stelle raccoglierebbe il 15% con punte del 23% nel Nord Est del paese e percentuali tra il 12% e il 14% nel resto d`Italia.
Rispetto alla composizione dell`attuale elettorato del Movimento 5 Stelle, la maggioranza ha tra i 35 e i 54 anni (55%), ma è copspicua anche la quota di under 35enni (31%), con un livello di scolarità medio alto (diplomati 50% - laureati 35%) ed è forte la presenza di lavoratori dipendenti, studenti, pensionati e casalinghe (68%).
Rispetto al voto alle precedenti politiche del 2008, si conferma la trasversalità del movimento: il 72% dell’attuale elettorato grillino aveva votato dei due partiti maggiori (PD:24% e PdL: 23%) o si era astenuto (25%).
La perceszione della democrazia interna dei parititi italiani.
Nel sondaggio si è testata anche l’opinione degli italiani circa il tasso di democraticità dei partiti italiani al loro interno. Il PD è, sotto questo aspetto, il partito che secondo gli italiani è più democratico al suo interno (48%) seguito da Sinistra e Libertà (35%) e più staccati da IdV (27%) e UDC (25%). Il Movimento 5 Stelle è giudicato “democratico” da un italiano su cinque (20%) così come il PdL (19%) e ancor meno la Lega Nord (17%).